Eclissi

CHASE

"Compagna compagna compagna compagna compagnaaaaaa!" Il mio lupo ululava nella mia testa.

Abbassai lo sguardo su Maya con irritazione. Non volevo che la piccola orfana del branco fosse la mia compagna. Era carina, ma stavo già con qualcuno e avevo già pianificato che fosse lei la mia compagna.

Passai la giornata a lavorare con mio padre, sapendo che un giorno avrei assunto il ruolo di beta, non appena sarebbe arrivato il nuovo alfa.

"Chase?"

Alzai lo sguardo e vidi mio padre che mi fissava con curiosità. "Hmm?"

"Mi daresti un parere?" Mi chiese, lanciandomi un'occhiata strana.

Scossi la testa nel tentativo di cancellare la distrazione dalla mia mente. "Sì, signore..."

Mi guardò con un sorriso mentre cercavo di capire di cosa stesse parlando. "La clinica..." iniziò.

"Sì", risposi. "Penso che dovremmo dedicare un po' di attenzione anche a quello. Abbiamo già avuto diversi infortuni in squadra che sarebbero potuti essere curati più tempestivamente se la clinica fosse stata all'altezza".

L'alfa, il futuro alfa e mio padre annuirono prima di tornare alle loro attività.

"Non puoi seriamente pensare di rifiutarla? È la nostra compagna!" Urlò il mio lupo.

"Abbiamo già una compagna. Andrea è la nostra compagna",~ risposi.

Lui mi ringhiò contro prima di imbronciarsi negli angoli della mia mente. Sapevo che non era un grande fan di Andrea, ma ormai era deciso. Avremmo rifiutato Maya.

A cena, entrai e sentii subito il suo odore. Il suo profumo era forte e riempiva la stanza con l'incredibile aroma delle pesche maturate al sole.

Fui strappato dal mio stato di trance appena Andrea si avvicinò a me.

"Ehi, tesoro, ti va di sederti laggiù? Vedo qualche posto libero", mi chiese con un sorriso.

Io sorrisi e le passai un braccio intorno alle spalle. "Sì".

Mi sedetti in silenzio accanto ad Andrea mentre parlava della sua giornata in clinica, cercando Maya nella stanza.

Alla fine la trovai seduta con i gemelli. "Perfetto", mormorai, sapendo che respingerla non sarebbe stato facile con loro sempre intorno.

"Hai detto qualcosa?" Chiese Andrea, posando una mano sulla mia.

"No", risposi prima di baciarle la guancia.

Io e Andrea ci frequentavamo da più di un anno. Era la ragazza più dolce, gentile e bella che conoscessi. Sapevo che era sciocco innamorarsi di una persona che non era la mia compagna, ma lei era tutto per me.

Quando due anni prima non avevamo trovato i nostri compagni, avevamo iniziato a frequentarci, sperando che se non li avessimo trovati avremmo potuto sceglierci a vicenda.

"Beh, quel piano si è rivoltato contro di noi, no?" Sbuffò il mio lupo.

Lo ignorai e i miei occhi si illuminarono quando vidi Maya allontanarsi da sola. "Torno subito", dissi ad Andrea, tenendo gli occhi puntati su Maya mentre mi dirigevo verso il corridoio che aveva percorso.

"Maya", la chiamai quando raggiunse la fine del lungo corridoio.

Maya si girò verso di me con un sorriso. "Ciao, Chase".

"Dobbiamo parlare", dissi freddamente.

Lei aggrottò le sopracciglia, capendo il mio cattivo umore. "Ah, ok. Entra pure", rispose, lanciandomi un'occhiata strana.

Entrai nella stanza e chiusi la porta dietro di me.

"Senti, Maya, il fatto è che..."

"So che probabilmente non sono quello che ti aspettavi. Non mi aspettavo che fossi tu", disse Maya con una risatina nervosa. "Ma sono contenta..."

"No, Maya, hai capito male. Non voglio questo", dissi interrompendola.

"Cosa?" Chiese lei. Mi accorsi che era confusa e delusa, mentre il dolore cominciava a spargersi sul suo viso. "Cosa vuoi dire?"

Feci un respiro profondo. "Io, Chase Branson, rifiuto te, Maya Hart, come mia compagna".

"No! Chase, non farlo! Lei è la nostra compagna!" Il mio lupo urlò mentre pronunciavo il rifiuto.

Maya gemette mentre si piegava su se stessa.

La guardai mentre si sforzava di rimanere in piedi, mentre le lacrime le scendevano sulle guance per il dolore. Fece un respiro profondo e mi guardò con rabbia. "Accetto il tuo rifiuto".

Si voltò e si diresse verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

Mi lasciai sfuggire un lamento per il crescente dolore all'addome e mi chinai chiudendo gli occhi, sperando che il dolore passasse in fretta.

Dopo qualche istante, il dolore si attenuò e mi raddrizzai, sentendomi stranamente pesante, prima di uscire dalla stanza.

Quando raggiunsi la fine del corridoio, sorrisi appena vidi Andrea camminare verso di me. "Ehi! Ti va di salire?"

La avvicinai e premetti le mie labbra sulle sue. "Andiamo".

Lei sorrise e mi prese la mano mentre salivamo in camera mia.

***

La mattina seguente era domenica, il nostro giorno libero. Il branco trascorse la giornata riposando e passando del tempo insieme.

Scesi al piano di sotto per fare colazione e notai che Maya non c'era.

Mi scrollai il pensiero dalla testa, sapendo che probabilmente stava dormendo dopo aver lavorato duramente tutta la settimana. Non che mi importasse, non era più la mia compagna. Andrea sarebbe stata la mia compagna.

Passai la giornata con lei, godendomi la sua compagnia e tenendola tra le mie braccia il più possibile.

Chiusi gli occhi e respirai il suo profumo. Aveva un odore gradevole, un profumo piuttosto normale mescolato al suo shampoo al cocco.

Ma non era così inebriante o totalizzante come il profumo di Maya.

A cena, ci alzammo tutti dai nostri posti quando entrarono l'alfa e la luna.

"Branco Aurora, siamo lieti di aver concluso la stagione del raccolto! Ottimo lavoro a tutti voi! Godiamoci la settimana di riposo mentre ci prepariamo per la prossima semina!"

La luna fece un passo avanti. "A un raccolto abbondante!"

"A un raccolto abbondante!" Rispose eco il branco.

Mi guardai intorno nella stanza piena di membri orgogliosi del branco con un sorriso prima che i miei occhi si posassero su Maya.

I suoi occhi erano tristi e potevo capire che stava sorridendo solo per facciata. Feci un respiro profondo e strinsi la presa sulla spalla di Andrea, sapendo e sperando di aver fatto la scelta giusta.